Il problema dei pesticidi e altri prodotti chimici su frutta e verdura

Il consumo di frutta e verdura è aumentato in parte grazie ad una maggiore consapevolezza dei loro benefici per la salute.

Questi prodotti, fanno molto bene al nostro corpo, perché sono fonte di vitamine come A, C, folati (acido folico) oltre a sostanze antiossidanti importanti.

Ma c’è un problema.

Negli ultimi decenni l’incidenza delle malattie di origine alimentare dovute a patogeni alimentari, sostanze chimiche e acque reflue è notevolmente aumentata. Perché?

I pesticidi e i diserbanti  che vengono usati nelle coltivazioni intensive su superfici di grandi dimensioni, dove spesso proliferano parassiti, sono la causa di malattie come il tumore. Per eliminarli, attualmente vengono utilizzate sostanze non biodegradabili, distruggendo così gli insetti nemici ma anche quelli utili.

Il cloro ad esempio, è comunemente usato nell’industria ortofrutticola fresca per migliorare la qualità microbiologica e controllare i patogeni. Tuttavia, molti studi di ricerca hanno indicato che è limitata nella sua capacità di uccidere i batteri sulle superfici di frutta e verdura (Bott, 1991; Cena, 1998; Graham, 1997; Rice et al., 1982; Sapers, 1998).

Lo sapevi che l’industria ortofrutticola è uno dei maggiori e più importanti contributori dell’economia mondiale? Inoltre genera ogni anno miliardi di litri di acque reflue, con concentrazioni molto elevate di domanda biochimica di ossigeno (BOD) e residui chimici ogni anno solo negli Stati Uniti. Queste acque reflue sono state collegate a molti problemi seri come cancro, morte dei pesci, inquinamento idrico, psicologico e malattie fisiologiche e danni all’ecosistema. Inoltre, l’industria dei prodotti ortofrutticoli sta pagando pesanti oneri e sovrattasse per lo scarico delle acque reflue nei sistemi pubblici di trattamento delle acque reflue e dell’acqua (Carawan, 1999).

Si sta cercando un trattamento alternativo per migliorare la sicurezza alimentare. La ricerca e le applicazioni commerciali hanno verificato che l’ozono può sostituire i tradizionali agenti igienizzanti e fornire altri benefici (Bott, 1991; Cena, 1998; Graham, 1997).

Perché proprio l’ozono?

E’ fondamentale sapere che l’ozono può sostituire i tradizionali agenti igienizzanti come il cloro e fornire altri vantaggi nel lavaggio, nella sanificazione e nello stoccaggio dei prodotti.

La potenziale utilità dell’ozono nell’industria dei prodotti ortofrutticoli, dipende dal fatto che, come agente ossidante, è 1,5 volte più forte del cloro ed è efficace su uno spettro di microrganismi molto più ampio rispetto al cloro e ad altri disinfettanti. L’ozono uccide i batteri come Escherichia coli, Listeria e altri patogeni alimentari molto più velocemente dei disinfettanti usati tradizionalmente, come il cloro, ed è privo di residui chimici (Langlais et al., 1991; Sapers, 1998).

Frutta e verdura fresche vengono prima lavate con acqua ozonizzata e l’acqua di lavaggio può essere recuperata e trattata mediante una combinazione di ozonizzazione e filtrazione. L’acqua di lavaggio trattata è inoltre priva di batteri, colore e solidi sospesi e può essere riciclata per ridurre il consumo di acqua. A differenza dei tradizionali sistemi di lavaggio a base di cloro, le acque reflue scaricate da un processo di ozonizzazione sono prive di residui chimici, una preoccupazione crescente legata all’inquinamento ambientale e delle acque sotterranee (Anonymous, 1998). L’ozono può anche distruggere pesticidi e residui chimici, come i sottoprodotti clorurati (Langlais et al., 1991).

L’ozono è particolarmente efficace contro E. coli, l’agente patogeno alimentare che preoccupa maggiormente l’industria ortofrutticola.

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