Solitamente il nostro modo di sapere se un alimento può essere buono o no per il nostro organismo dipende dagli elementi chimici contenuti in esso.

Siamo stati formati dalla scienza e la medicina, nel valutare non tanto le qualità vibrazionali di un alimento, è difatti credenza comune attribuire la capacità di un alimento di apportare benessere al nostro organismo, soltanto in base a vitamine o sali minerali contenuti in esso.

Ma se per un attimo, valutiamo questo aspetto da un altro punto di vista, ci renderemoo subito conto che se veramente il nostro benessere dipende dalla presenza o meno di nutrienti contenuti negli alimenti a quest’ora, basterebbe apportare il giusto nutriente nel nostro organismo per riequilibrare uno stato di malessere, ma spesso accade che tutto questo non basta.

Un paio di anni fà, fu tenuto a San Marino un convegno sulle vibrazioni della natura e dell’organismo umano e furono presenti scienziati e medici di fama internazionale.

Un medico italiano, che studiava da anni l’osteoporosi, affermò che anche se immettiamo nel nostro corpo integratori a base di calcio, essi non vengono assimilati correttamente dal corpo.

Che cosa vuol dire?

Vuol dire che se la cellula non entra in risonanza con l’elemento (non vibra alla stessa frequenza) l’elemento viene espulso e non assimilato.

È abbastanza evidente che sia la verità, anche perché altrimenti tutte le persone affette da osteoporosi sarebbero guarite apportando calcio al loro organismo.

Stessa cosa vale per tutte le altre patologie conosciute. Se la cellula non vibra alla stessa frequenza del nutriente, non verrà mai assimilato dall’organismo.

Oggi la scienza stà facendo passi da gigante ma già nel 1800 alcuni scienziati iniziarono a portare avanti studi alternativi scoprendo nuovi indizi che potessero aiutare a comprendere questo aspetto vibrazionale.

Il biometro di Bovis

Il biometro prende il nome dal fisico francese Alfred Bovis (1871-1947), che ha determinato un modo per misurare l’energia delle varie sostanze mentre faceva ricerche tra le grandi piramidi d’Egitto negli anni ’30. La scala e’ stata tarata dall’Ing. Simoneton ed è basata su un’unità di misura della lunghezza d’onda, detta Angström, utilizzata in microfisica.

Un Angström equivale alla decimillionesima parte di un millimetro. Il Biometro di Bovis è graduato da 0 a 10.000 unità Angström, corrispondenti, secondo gli autori, al piano della vita fisica.

Si considerano le 6.500 unità Angström la soglia minima per il benessere psicofisico dell’uomo, sotto le quali, più si scende verso lo zero, più le vibrazioni del luogo diventano aggressive per la buona salute.

Dalle 6.500 unità in su, verso le 10.000, un luogo, da neutro, si converte in benefico e, certe volte, in troppo ricaricante per l’organismo poiché l’uomo dovrebbe vivere attorno alle 7.500 / 8.000 unità.

Introducendo il concetto di «radiovitalità» (radiovitalité), Simoneton suddivise in particolare gli alimenti in quattro categorie fondamentali, in base al grado di energia radionica emessa:

da 6500 a 10000 UB e oltre: i cibi al di sopra di 6500 angstrom, che Simoneton considerava la normale lunghezza d’onda emanata dagli esseri umani e alla quale occorreva dunque fare riferimento, sarebbero molto ricchi di energia; apparterrebbero a questa categoria tutti i frutti e le verdure purché crudi e appena colti; anche i legumi, il frumento, l’olio d’oliva, come pure il burro, i molluschi e i pesci di mare fintanto che mantengono una certa freschezza;

da 3000 a 6500 UB: in questa seconda categoria rientrerebbero le uova fresche, l’olio di arachide, le verdure bollite, lo zucchero di canna, il pesce cotto, il latte, il vino specialmente rosso, che Simoneton considerava alimenti di sostegno;

da 3000 UB in giù: si tratterebbe di alimenti inferiori come la carne cotta, i salumi, il latte bollito, il tè, il caffè, il cioccolato, il pane bianco, e i formaggi fermentati.
0 UB: i cibi con nessuna emanazione sono considerati da Simoneton energeticamente morti: avrebbero questa caratteristica tutte le conserve alimentari, le margarine, i prodotti industriali, lo zucchero bianco raffinato, la pasta, i superalcolici, e in genere tutti quelli che abbiano subito lavorazioni chimiche.

Secondo Simoneton, mentre i cibi con carica bassa o nulla ruberebbero energia all’organismo per poter essere assimilati, quelli che emettono vibrazioni elettromagnetiche superiori a una certa soglia apporterebbero un contenuto nutritivo superiore alla loro componente chimica e calorica. Quest’ultima dunque non basterebbe per poter stabilire il valore nutritivo di un alimento.

«Nello sviluppare questo concetto Simoneton fu colpito dal fatto che le virtù terapeutiche attribuite, fino dagli albori della storia, a erbe, fiori, radici, e cortecce non dipendessero dal loro contenuto chimico ma dalle salutari lunghezze d’onda che irradiano.»

Biometro di Bovis e Ozono

Abbiamo potuto fare dei test con la scala Bovis all’ozono, acqua ozonizzata e olio iperozonizzato scoprendo dei fantastici risultati.

Ozono in forma gassosa

L’ozono in forma gassosa, emessa dai nostri dispositivi Go Series supera di gran lunga la scala Bovis utilizzata che arrivava fino a 20000 UB, portando un risultato intorno 40000 UB, un valore elevatissimo a livello vibrazionale.

Ozono disciolto nell’acqua

Abbiamo preso una vecchia bottiglia di plastica aperta contenente acqua da più di una settimana, due bicchieri d’acqua di rubinetto, dove uno è stato caricato con ozono attraverso il nostro dispositivo Go Series per 5 minuti ottenendo i seguenti risultati:

  1. Acqua contenuta nella bottiglia di plastica 100 UB (unità Bovis)
  2. Acqua del rubinetto priva di ozono 2000 UB
  3. Acqua del rubinetto ozonizzata 11000 UB

Olio iperozonizzato

In questo test, abbiamo preso il nostro olio di Oz e la resina di Oz, confrontati con l’olio di oliva iperozonizzato di altra azienda

  1. Olio di semi iperozonizzato di altra azienda 50000 UB
  2. Olio di Oz 550000 UB
  3. Resina di Oz 800000 UB

Come si può ben comprendere, l’ozono è in grado di aumentare considerevolmente le vibrazioni di un elemento con cui viene in contatto, aiutando quindi il nostro corpo ad entrare meglio in risonanza.

Ciò vuol dire che è possibile grazie all’ozono rivitalizzare energeticamente aria, cibi, acqua, olio e molto altro.

Avere quindi un ozonizzatore in casa come quello che stiamo offrendo ad un costo bassissimo e ancora per poco scontato, vuol dire avere un generatore di vita che aiuta il nostro organismo a rimanere in forma, ridurre il rischio di ammalarsi e vivere in salute molto più a lungo.