L’olio iperozonizzato OZONE GOLD è un olio molto speciale, perché contiene ben 80 mg di ozono ogni ml di olio.
Si presenta sottoforma di gel, perché l’olio fatto bollire con l’ozono tende a trasformarsi attraverso un processo chiamato Ozolisi.
Creare un olio iperozonizzato ha bisogno di un tempo medio, a seconda del tipo di generatore di ozono che si sta utilizzando e il tipo di olio, di circa 3 settimane.
Una volta che l’olio è completamente ozonizzato, si trasformerà in una sostanza in gel di colore biancastro. L’odore di ozono che viene emesso dall’olio sarà molto evidente.
Siccome l’ozono catturato nell’olio è comunque un gas instabile, è sempre consigliato conservarlo in frigorifero per allungarne la durata.
Si calcoli che un olio ozonizzato a una temperatura di 25° tende a perdere il 20% circa di ozono all’anno, cosa che invece non accade se tenuto al freddo e può arrivare a durare anche 10 anni se ben conservato.
Ci hanno detto: come fa quest’olio ad essere così miracoloso?
In realtà non ha nulla a che fare con i miracoli, si tratta semplicemente di una reazione chimica che il grande Nikola Tesla scoprì già ai suoi tempi e che oggi è stata perfezionata grazie alla nostra tecnologia.
L’olio ozonizzato è effettivamente creato da una reazione redox. L’ozono brucia letteralmente l’olio, e tre perossidi organici primari, sono creati durante l’intero processo.
In altre parole, il primo perossido creato reagisce una seconda volta per produrre un secondo perossido, e poi finalmente ancora una volta per formare C10H18O3.
Il processo finale è abbastanza evidente perché l’intera sostanza si trasformerà in una schiuma bianca.
Una volta che questa schiuma bianca si deposita, qualsiasi ulteriore ozonizzazione è inutile, perché l’olio originale non è più presente, e i composti sono stati portati ad uno stato che non reagisce più con l’ozono.
Secondo la ricerca condotta da Hulda Clark, l’olio di oliva ozonizzato può essere creato ovunque con un ozonizzazione che va un minimo di 20 minuti a 12 ore di ozonizzazione. Clark raccomanda l’uso di olio d’oliva parzialmente ozonizzato per uso interno, come parte di un programma di pulizia del fegato e al fine di rimuovere PCB dal corpo (prendendo 2 cucchiai di olio d’oliva parzialmente ozonizzato tre volte al giorno per 2-3 settimane).
Olio d’oliva parzialmente ozonizzato mantiene le proprietà e le caratteristiche dell’olio d’oliva, apprezzato come un fantastico balsamo per la pelle e per le grandi proprietà che ha lo stesso olio di oliva. Poiché l’ozono all’interno dell’olio d’oliva non ha concluso l’ozonolisi, utilizzando olio d’oliva parzialmente ozonizzato può fornire un ulteriore effetto stimolante sulla pelle, e una tale formulazione, se utilizzato poco dopo l’ozonazione, lo rende un eccellente balsamo generale della pelle.
Dopo questa premessa che fa comprendere cosa avviene durante un processo di ozonizzazione dell’olio, passiamo al suo utilizzo.
Oggi parliamo di capillari
Sui vasi capillari possaiamo parlare all’infinito descrivendoli come parte del nostro sistema linfatico che se sotto stress a causa di mancanze o deficit metabolici, generate da una predisposizione della persona agli innumerevoli stili di vita ed emozioni, possono indebolirsi e ingrossarsi, causando quel colore rosso che colora la pelle generando inestetismi.
Potete trovare su internet moltissime informazioni sui capillari.
Personalmente lavorando e studiando oramai da più di 20 anni nel campo della guarigione naturale e l’inconscio umano, posso dire con la massima certezza che spesso molti sintomi provengono proprio da uno stato emozionale che portiamo avanti nel tempo senza neanche accorgersene e anche se in alcuni casi, la problematica possa risultare genetica o causata da altre patologie, è possibile tenere sotto controllo e migliorare la salute globale del nostro corpo attraverso un uso cosciente dei nostri pensieri e le nostre emozioni e per questo è molto di aiuto bere acqua ozonizzata da 1 a 3 bicchieri al giorno perché aiuta a inibire la memoria cellulare e cioè quel collegamento verso stati emozionali spesso incontrollati.
Tenere a bada le emozioni vuol dire evitare l’insorgere di numerose patologie.
Potete trovare il nostro dispositivo per creare acqua e olio ozonizzato cliccando qui
Metodo d’uso dell’olio iperozonizzato per i capillari
Anche se i capillari riguardano tutto il nostro sistema linfatico, gli inestetismi causati da capillari indeboliti fuoriescono maggiormente nelle cosce, le ginocchia fino alle caviglie e in altri casi anche nelle braccia.
Conoscerete tutti sicuramente i massaggi linfatici (linfodrenaggio) che attraverso massaggio in direzione dei linfonodi, tende a scaricare il sistema linfatico aiutandolo nel suo funzionamento a scaricare le tossine e l’acqua in eccesso. Senza entrare anche qui troppo nello specifico, impariamo insieme come massaggiare i capillari e i linfonodi per aiutare l’olio iperozonizzato a far bene il suo lavoro.
Sembra che l’olio iperozonizzato non abbia problemi a schiarire i capillari anche se non si fa un corretto massaggio ma se aiutiamo il nostro corpo a lavorare bene sarà sicuramente di grande aiuto.
Come tenere le mani:
1. se si utilizza una sola mano, aprire il pollice in alto rispetto al palmo e utilizzare l’arcata che si è creata come punto di pressione sulla zona.
In altre parole, abbracciare la zona con il dito pollice staccato dal palmo e creare una lieve pressione quando si va verso l’alto
2. se si utilizzano due mani, mettere i pollici sempre aperti rispetto al palmo della mano abbracciare con le due mani la parte da massaggiare e comprimere quando si va verso l’alto, come se spremiate la zona aiutandola a far scorrere i liquidi.
3. in entrambi i casi, utilizzare poi i pollici per comprimere successivamente i linfonodi
Fasi del massaggio
1. Prendere una piccola quantità di olio iperozonizzato OZONE GOLD ( il dosatore utilizzato nelle confezioni aiuta a non sprecare l’olio aiutandoci a utilizzarlo con parsimonia)
2. iniziare un massaggio sulla zona dove si presentano i capillari indeboliti
3. se nelle gambe, in base al punto dove è presente l’inestetismo, massaggiare delicatamente senza premere verso il basso e applicare maggiore pressione quando si sale verso l’alto attraverso un massaggio circolatorio
(verso il basso accarezzo, verso l’alto premo di più)
4. Una volta che abbiamo spalmato bene l’olio, senza bisogno di esagerare con i quantitativi, inizio a scaricare verso i linfonodi
5. Partire dalle caviglie e salire fino al ginocchio e scorrere con le mani fino a dietro il ginocchio dove si trovano i linfonodi e premere
(in altre parole, faccio scorrere le mani verso l’alto lungo il polpaccio con una lieve pressione e vado a finir di comprimere dietro le ginocchia)
6. Si raccomanda di non premere eccessivamente lungo il polpaccio per non causare rotture o altre infiammazioni, una media pressione è sufficiente. Il vostro corpo è la casa dell’anima, pensa a lui come se gli volessi bene, ti aiuterà a non esagerare con la pressione.
7. una volta scaricato dietro al ginocchio, passare alla coscia ed eseguire lo stesso massaggio scaricando questa volta verso i l’inguine e verso i glutei, applicando in questi punti un po’ più di pressione rispetto al massaggio.
In questo modo avrete aiutato il vostro sistema linfatico e avrete leggermente stimolato e aiutato i linfonodi.
8 stessa cosa se fatto un massaggio linfodrenante sulle braccia, solo che in questo caso il punto di scarico è sotto le ascelle.
È sempre complesso riuscire a dare una spiegazione di un massaggio attraverso la scrittura, ma credo di essere stato abbastanza esaustivo, l’unica mia raccomandazione è non trattare il tuo corpo come se fossi un orso, sii sempre delicato in quello che fai, meglio un massaggio con meno pressione che uno con troppa pressione.
Già sapere le direzioni del massaggio è più che sufficiente a far si che il nostro sistema linfatico funzioni alla grande, eppoi non ti preoccupare, ci sarà l’olio iperozonizzato a fare la maggior parte del lavoro?